Nella giornata odierna è proseguito il negoziato per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Locali per il triennio 2019-2021. L’Aran, in apertura, ha invitato le OO.SS. ad illustrare i rilievi sulla bozza di articolato inviataci dall’Agenzia nella giornata di ieri con riferimento al Titolo II – Relazioni sindacali e alla disciplina del lavoro a distanza (nella duplice modalità di lavoro agile/lavoro da remoto) nonché sul documento relativo alle modifiche di istituti afferenti al Titolo IV e V che abbiamo unitariamente inviato all’Agenzia. Con riferimento alla nuova disciplina del lavoro agile (integrato da un articolo specifico per il lavoro da remoto), considerando che ricalca sostanzialmente l’elaborato oggetto di trattativa sulle Funzioni Centrali, e che ad oggi non si è concluso il tavolo confederale sulle linee guida, ci siamo riservati di formulare proposte di modifica/integrazione della bozza all’esito degli ulteriori sviluppi tenuto conto delle specificità delle Funzioni Locali. Per quanto riguarda la proposta relativa alle relazioni sindacali, alla luce di una prima evidente discrasia tra l’intervento di leggera manutenzione avanzato dall’Agenzia e la maggiore incidenza delle proposte sindacali inserite nella piattaforma contrattuale, abbiamo rappresentato la necessità di verificare con maggiore attenzione la bozza, riservandoci di inviare un documento unitario su entrambi i temi sopracitati, disciplina del lavoro a distanza e relazioni sindacali. A seguire, illustrando il documento relativo alle modifiche di istituti afferenti al Titolo IV e V del ccnl che abbiamo unitariamente inviato all’Agenzia, abbiamo chiesto all’Aran di motivare il mancato accoglimento di alcune proposte, con particolare riferimento a:
• l’opportunità di specificare l’applicazione del ccnl al personale delle società partecipate di natura strumentale degli enti, anche al fine di garantire omogenee politiche di sviluppo del personale • la disciplina della pausa, laddove l’Agenzia non ricomprende il diritto al buono pasto per un tempo inferiore ai 30 minuti e non contemplando una complessiva rivisitazione dell’istituto, anche attraverso un rinvio alla contrattazione integrativa. La riscrittura degli artt. 45 e 46 del CCNL dev’essere finalizzata a garantire anche l’attribuzione del buono pasto per le attività svolte nelle ore serali, attualmente escluse.
• la disciplina delle ferie rispetto alla quale abbiamo ribadito, anche alla luce dei recenti orientamenti di giurisprudenza la necessità di motivare l’eventuale diniego nonché la possibilità di conservare le ferie maturate in costanza di rapporto di lavoro anche successivamente ad un passaggio di categoria a seguito di procedura concorsuale interna
• la disciplina della ferie ad ore e quella della cessione delle ferie solidali, in relazione alle quali abbiamo inteso garantire l’allargamento della platea dei soggetti beneficiari in linea con quanto previsto nell’attuale ccnl che, proprio in occasione del rinnovo contrattuale 2019-2021, rimette alle parti la possibilità di prevedere una estensione del campo di applicazione
• la disciplina dei permessi retribuiti, sulla quale, abbiamo chiesto che vengano riconosciuti gli otto giorni anche se fruiti per aggiornamento professionale obbligatorio e facoltativo comunque connesso all’attività di servizio
• il congedo di parternità. Sul punto abbiamo ribadito la necessità di sanare un vulnus discriminatorio nei confronti dei lavoratori pubblici, prevedendo al pari del settore privato l’obbligatoria fruizione di 10 giorni di congedo retribuito entro 5 mesi dalla nascita del figlio (misura peraltro resa strutturale per il lavoro privato dal ddl di bilancio 2022)
• la disciplina della malattia sulla quale abbiamo richiesto sia che l’ente provveda, almeno 60 giorni prima della scadenza del comporto, di comunicarlo al personale sia una disciplina migliorativa per i dipendenti riconosciuti temporaneamente inidoneo allo svolgimento delle proprie mansioni, anche con riferimento alla garanzia di accesso al trattamento previdenziale previsto per i casi di risoluzione per inabilità alla mansione con impossibilità di reimpiego in mansioni alternative
• il diritto allo studio sul quale, oltre alla possibilità, accolta dall’Aran di concedere le 150 ore per la partecipazione a corsi svolti anche in modalità telematica, abbiamo chiesto anche un allargamento della platea dei destinatari attualmente confinata al 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna amministrazione, all’inizio di ogni anno
• la possibilità di ricorrere all’istituto del comando, in luogo del trasferimento, in favore della donna vittima di violenza di genere inserita in specifici percorsi di protezione nonché di rientrare rientra di diritto nell’Ente dove prestava originariamente la propria attività in caso avvenuto di allontanamento.
All’esito delle nostre osservazioni la controparte ha riconosciuto la possibilità d’introduzione della pausa per almeno 10 minuti in luogo degli attuali 30 con una chiusura però alla possibilità di rinviare alla contrattazione integrativa la durata e l’allocazione della pausa nonché alla richiesta di specificare l’applicazione del ccnl al personale delle società partecipate di natura strumentale degli enti. L’Agenzia ha accolto con favore le modifiche proposte con riferimento alla previsione di un preavviso sulla imminente scadenza del periodo di comporto e la disapplicazione del limite dei quattro mesi annuali previsto per coloro che sono sottoposti a terapie salvavita, nonchè sulle misure proposte per le donne vittime di violenza di genere. L’Aran ha mostrato un atteggiamento di apertura anche sulle modifiche relative al diritto allo studio comunicando un possibile ampliamento dei beneficiari e anticipando l’opportunità di riscrivere, unitamente a questo istituto, l’intera disciplina della formazione alla luce delle modifiche intervenute con il Decreto Reclutamento sull’art. 52 del Testo Unico del pubblico impiego. Anche sui permessi retribuiti inerenti specifici aggiornamenti professionali l’Agenzia ha mostrato disponbilità. Ulteriori aperture in termini positivi sono state espresse sulla disciplina del buono pasto cd. “serale” e sul mantenimento delle ferie in caso di passaggio di categoria all’interno del medesimo ente. Su altre proposte avanzate nel documento inviato, l’Aran si è riservato di verificare alcuni riferimenti normativi e orientamenti applicativi adottati dalla stessa Agenzia che abbiamo posto a fondamento delle nostre richieste con particolare riguardo al congedo di paternità. A chiusura, abbiamo preannunciato l’invio di un documento relativo a tutte le norme presenti nel Titolo IV e V del CCNL non presenti nella proposta Aran, che tuttavia necessitano di modifiche alla luce di evidenti criticità che permangono da anni anche successivamente alla stipula del CCNL 2016-2018.