“L’incontro non è andato bene”. È netto il giudizio espresso dal Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, al termine della riunione, a Palazzo Chigi, con il premier Mario Draghi e i ministri Franco, Brunetta, Orlando. Il Governo, per sommi capi, ha illustrato ai Sindacati le decisioni su manovra e pensioni che dovrebbero essere assunte nel Consiglio dei ministri di giovedì. Decisioni che hanno confermato le indiscrezioni della vigilia e che hanno suscitato la contrarietà dei Sindacati in un clima che si è fatto, via via, sempre più teso.
“Ci sono alcune risposte parziali e positive sulla riforma degli ammortizzatori sociali, ma i tre miliardi stanziati per noi sono insufficienti. Per quel che riguarda la riforma fiscale, si indica la cifra di 8 miliardi, ma il Governo non ha scelto dove allocare queste risorse: noi continuiamo a sostenere che andrebbero indirizzate a favore dei lavoratori e dei pensionati. Tanti soldi sono già stati dati alle aziende senza causalità e condizionalità. Non ci sono risorse sufficienti, infine, neanche per la riforma del welfare, delle pensioni e per la non autosufficienza; né si è fatto riferimento alle quote. Hanno previsto solo 600 milioni per prorogare L’Ape social e opzione donna, ma non ci sono risposte a favore di chi ha versato i contributi per 41 anni a prescindere dall’età anagrafica né per una necessaria riforma complessiva delle pensioni. Nei prossimi giorni, dopo le decisioni che saranno assunte dal Consiglio dei ministri, valuteremo, unitariamente, forme e strumenti di mobilitazione”.